“La Puglia, tra tutte le regioni d’Italia, ha il più rilevante patrimonio olivicolo. Oltre 350.000 ettari di superficie agricola sono coltivati a ulivo (pari al 25% della superficie agricola utile regionale); di tal estensione, il Salento leccese conserva circa 84.000 ettari di oliveti, pari a circa dieci milioni di piante. Il 30% di queste piante sono piante di età ultrasecolare”. Così scrive Mimmo Ciccarese su Fondazione Terra d’Otranto facendoci comprendere perchè gli Ulivi di Puglia siano stati riconosciuti patrimonio dell’Unesco.
Questi tesori di inestimabile bellezza e valore sono custoditi tra le terre di Bari e la Terra d’Otranto. Dal frutto di queste piante antiche si estrae quello che un tempo veniva chiamato oro liquido e che ancora oggi è considerato tale per tutti i popoli del Mediterraneo: l’olio extravergine di oliva pugliese che impreziosisce ogni cibo e viene utilizzato anche per massaggiare il corpo. Furono quasi sicuramente i Messapi ad introdurre in Puglia la pianta dell’ulivo circa 3 millenni fa. E’ di queste creature che voglio parlarvi oggi.
Benvenuti nel mondo incantato degli ulivi di Puglia
Ho viaggiato molto in giro per l’Italia, ma vi assicuro che ulivi magici come gli ulivi pugliesi non ne ho visti in nessun altro luogo e non lo dico perché sono di parte! I loro tronchi sembrano essere stati modellati dal genio di uno scultore che con le sue mani ha fatto diventare quei tronchi vere e proprie caverne, grembi in cui trovano rifugio animali e folletti e dove anche gli umani possono accoccolarsi come in una grande culla. Molto spesso a questi ulivi si è dato un nome particolare e simpatico che sta ad identificare anche la grandezza e la conformazione del tronco.
Uno degli ulivi più spettacolari presenti nel Salento è la Regina, nel comune di Vernole. Sapete quanto è la circonferenza del suo tronco? Udite udite! 14 metri e ha la veneranda età di 1400 anni! Una vera e propria Regina simile ad una scultura che troneggia sulle campagne salentine. La presenza di olivi plurimillenari, l’incontro con questi alberi magici e possenti che riassumono la potenza della natura dà la sensazione di vivere in un luogo sospeso in un tempo eterno.
Il batterio killer attacca gli ulivi: la xylella fastidiosa
Sfortunatamente, negli ultimi anni questi capolavori della natura sono stati spezzati da un batterio killer, la xylella fastidiosa, che ne provoca la morte e migliaia di ulivi secolari e più giovani sono stati tagliati o eradicati per poi essere reimpiantati. Lo spettacolo che si staglia lungo le campagne è spesso triste. Per noi pugliesi è come veder morire una nostra creatura, qualcosa che ci appartiene e che ci identifica con il nostro paesaggio storico. Per fortuna molti di questi giganti plurimillenari hanno resistito e si possono ancora ammirare nelle nostre campagne.
A pochi passi da Masseria Giamarra, in piena Terra d’Otranto, potrete ammirare alcuni degli ulivi salentini più antichi e maestosi che l’Unesco ha riconosciuto Patrimonio dell’umanità. Vi aspetto per farvi conoscere alcune delle più belle creature sulla terra, i maestosi e imponenti ulivi di Puglia.
A presto!
Claudia